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Glaucoma

Il Glaucoma è una malattia neurodegenerativa progressiva che si manifesta di preferenza a livello della papilla del nervo ottico, ma evolve a carico di tutte le strutture delle vie ottiche.

Nel processo sono interessati gli assoni e le strutture gliali della papilla e del tratto ottico retrobulbare; all’esame del fondo oculare la papilla può presentare una escavazione più o meno marcata.
I disturbi funzionali precoci sono diagnosticabili solo mediante la perimetria (scotomi  paracentrali arciformi); in una fase più avanzata si ha diminuzione dell’acuità visiva.

Tali  disfunzioni, assieme alle alterazioni riconoscibili morfologicamente, costituiscono il “ danno da  glaucoma”.

Il risultato di tutto ciò è un danno che corrisponde alla perdita di alcune delle fibre nervose quando, attraverso la papilla ottica, fuoriescono dal bulbo oculare a formare il nervo ottico.

 

Foto concessione: Dott. C. Benedetti

Esistono vari tipi di glaucoma, viene suddiviso in:

  • glaucoma  ad angolo aperto
  • glaucoma ad angolo chiuso
  • glaucoma a pressione normale
  • glaucoma congenito ( presente alla nascita)
  • glaucoma secondario

Tutte queste forme, per quanto diverse tra loro, hanno come risultato finale comune il progressivo ed irreversibile danno al nervo ottico.

 

Foto concessione: Dott. C. Benedetti

L’effetto del glaucoma è una  progressiva riduzione del campo visivo, che parte dalle zone più periferiche fino a interessare, nella fase più avanzata, la parte centrale del campo visivo stesso.

  

Foto concessione: Dott. C. Benedetti

Gli scotomi (zone cieche) vengono percepiti dal paziente solo in fase tardiva quando il danno al nervo ottico è già avanzato. Per questa ragione il glaucoma è anche detto: “Il ladro silenzioso della vista”. Questo è il motivo per cui  è fondamentale che tutti i pazienti al di sopra dei 40 anni si sottopongano a controlli della pressione dell’occhio almeno ogni due anni. Il glaucoma risente anche di aspetti ereditari, per questa ragione è consigliabile fare un controllo più precoce e più frequente nei familiari di persone affette da glaucoma.

La pressione oculare è determinata dal liquido che riempie l’occhio: umor acqueo. L’umor acqueo consente all’occhio anche di mantenerne la forma più o meno sferica. Questo viene continuamente prodotto ma allo stesso tempo deve essere anche eliminato. Uno squilibrio di questa dinamica può portare all’aumento dei liquidi intra oculari e allo stesso tempo all’aumento di pressione.

Per la misurazione del tono esistono vari strumenti detti tonometri. I più diffusi richiedono l’uso di un collirio anestetico poiché devono andare a contatto con l’occhio anche se per pochi istanti.

Esiste anche i così detto tonometro “a soffio” che non necessita dell’uso di farmaci.

Sia nel primo che nel secondo caso si tratta di un esame rapido ed assolutamente indolore e non traumatico, a cui ci si può sottoporre con estrema tranquillità.

Nel caso del glaucoma ad angolo aperto è la scarsa efficacia del sistema di  deflusso dell’umor acqueo, detto trabecolato, a determinare un aumento della pressione. In casi più rari può esserci un eccessiva produzione.

Nel del glaucoma ad angolo chiuso è la struttura interna dell’occhio a determinare una alterazione anatomica del sistema di  deflusso  che viene a restringersi, riducendo così il passaggio dell’umor acqueo da eliminare.

Nel caso del glaucoma a pressione normale, va fatta una considerazione: non tutti siamo sensibili allo stesso modo alle variazioni di pressione. Molto probabilmente i pazienti affetti da glaucoma a pressione normale sono talmente sensibili alla pressione intraoculare da manifestare i tipici segni del glaucoma anche se ad un a misurazione del tono questo risulta nella norma. Di contro ci sono persone che pur manifestando un tono al di sopra della norma per anni, non sviluppano mai un glaucoma.

Il danno al nervo ottico causato dal glaucoma è irreversibile. Quello che si può fare è di pianificare con il proprio oculista misurazioni programmate del tono oculare e di tenere sotto controllo la pressione grazie a numerosi colliri capaci di abbassare la pressione oculare  nell’ambito della normalità. Se, come succede alcune volte, i farmaci  risultano insufficienti si può ricorrere a trattamenti laser o chirurgici utili a migliorare il deflusso dell’umore acqueo.

 

Essendo il glaucoma una malattia neurodegenerativa, ha in comune alcune caratteristiche con altre malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson, e altre.

 Le caratteristiche comuni di queste malattie sono:

  • la morte per apoptosi di specifiche popolazioni neuronali (cellule ganglionari retiniche nel glaucoma)
  • la degenerazione transinaptica (che comporta nel glaucoma alterazioni riscontrabili lungo l’intera via ottica)
  • la progressione della malattia nel corso del tempo

La NEUROPROTEZIONE rappresenta un’opportunità in più per intervenire sul GLAUCOMA.

Le finalità della neuroprotezione sono :

 1) prevenire la morte delle cellule ganglionari retiniche
2) riparare o rigenerare le cellule neuronali in via di degenerazione
3) rallentare la progressione della malattia.